In premessa e in conclusione vengo accusato di essere un “falso sanzenate”.
Posso smentire con i fatti anche questa bugia.
Sono nato e cresciuto in Borgo Milano, via Bottego, che nel 1955 era parrocchia di San Zeno (la nuova parrocchia di Santa Maria Regina nacque solo nel 1960). Ho fatto la prima Comunione e la Cresima nella Basilica di San Zeno (posso fornire documentazione fotografica). Ho abitato in Piazza San Zeno dal 1990 al 1994. Mia figlia è nata lì, ha imparato a camminare sul sagrato della Piazza, è stata battezzata nel sacello di San Benedetto, all’interno del chiostro della Basilica. E’ vero, ora risiedo in Borgo Trento, a 500 metri in linea d’aria dal campanile, ma tutti i giorni, dal 1989, frequento la sede della mia associazione, la Casa per la Nonviolenza, che come tutti sanno si trova nello storico rione degli Orti di Spagna, che fa parte del quartiere di San Zeno.
Perciò, signor sindaco, ho le carte in regola per essere un “vero sanzenate” e dunque interessarmi attivamente alla salvezza di Piazza Corrubbio (anche se penso che basti essere “cittadino del mondo” per avere titolo ad impegnarsi nella tutela del complesso urbanistico nel quale è inserita la Basilica di San Zeno Maggiore, vero e proprio patrimonio dell’umanità).
Ma veniamo al merito della questione.
Su tre punti decisivi il sindaco è reticente. Pongo altrettante domande.
Prima domanda. La Giunta sta bloccando e rinviando i lavori per il Parcheggio a Porta San Giorgio, ereditato dalla passata amministrazione come il Parcheggio di Piazza Corrubio. Perché il parcheggio di San Giorgio si può bloccare e quello di Piazza Corrubbio no?
Seconda domanda. Per altri lavori pubblici ben più importanti del parcheggio in questione, ed ereditati dal passato (ad es. la Tramvia o il Polo Finanziario a Verona Sud), questa Amministrazione è riuscita a modificare progetti, spostare finanziamenti statali, fermare appalti in corso (aprendo contenziosi legali ancora in corso). Per Piazza Corrubbio no. Due pesi e due misure?
Terza domanda. Il Consiglio Comunale, all’unanimità, ha invitato la Giunta a “ricercare tutte le soluzioni giuridicamente ammissibili per individuare un’area diversa e valutare la possibilità di sospendere i lavori”. Quali alternative concrete sono state offerte alla Ditta Rettondini?
Ultima questione: la mia presunta volontà di “cavalcare” l’avversione dei sanzenati al parcheggio per guadagnarne in visibilità politica. Partecipo attivamente alla vita pubblica di Verona da oltre trent’anni, con una mia coerenza personale. Ho militato in un movimento politico. Sono stato consigliere comunale e regionale. Sono impegnato nel mondo delle associazioni, del volontariato e dei comitati. Non penso di aver bisogno di Piazza Corrubbio per ottenere “visibilità”. Ed in ogni caso, come avevo garantito ai residenti e ai commercianti di Piazza Corrubbio che mi hanno dato fiducia, non sono candidato alle elezioni regionali (a differenza di alcuni assessori della Giunta Tosi).
Tutt’al più potrei pensare, tra qualche anno, a candidarmi come “Papà del Gnoco”.
Mao Valpiana
Verona
22 febbraio 2010
