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2 ottobre, 4 novembre, Aldo Capitini, Martin Luther King, Mohandas K. Gandhi, Movimento Nonviolento, nonviolenza, Perugia-Assisi
– “La nonviolenza e’ in cammino”: Quale e’ stato il significato piu’ rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?
– Mao Valpiana: La marcia Perugia-Assisi, ideata ed organizzata da Aldo Capitini nel 1961, ha segnato l’irrompere del movimento per la pace sulla scena politica come soggetto autonomo ed indipendente dai partiti. Capitini ha poi voluto offrire “l’aggiunta nonviolenta” allo stesso movimento pacifista.
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– “La nonviolenza e’ in cammino”: E cosa caratterizzera’ maggiormente la marcia che si terra’ il 25 settembre di quest’anno?
– Mao Valpiana: La marcia del 2011 “per la pace e la fratellanza dei popoli” registrerà una grandissima partecipazione popolare, alla ricerca dello spirito originario della marcia “di tutti e per tutti”. La marcia è dei marciatori, che esprimeranno con forza e determinazione la volontà di “opposizione integrale alla guerra e alla sua preparazione”.
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– “La nonviolenza e’ in cammino”: Quale e’ lo “stato dell’arte” della nonviolenza oggi in Italia?
– Mao Valpiana: Le amiche e gli amici della nonviolenza, che si riconoscono nella “nonviolenza organizzata”, sono ancora una minoranza della minoranza. Tuttavia sono presenti, e a volte determinanti, nelle lotte sociali agendo in modo decisivo con le tecniche della nonviolenza come l’obiezione di coscienza e la disobbedienza civile. C’è bisogno, per rendere più incisiva ed efficace l’azione della nonviolenza organizzata, che chi si sente parte di questo movimento se ne assuma la responsabilità con l’adesione formale ai movimenti nonviolenti, il sostegno attivo alla stampa e all’informazione nonviolenta. Personalmente, prima di chiedere alla nonviolenza maggior incisività nella società italiana, mi interrogo se ho fatto la mia parte con l’iscrizione al Movimento Nonviolento e l’abbonamento alla rivista mensile Azione nonviolenta.
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– “La nonviolenza e’ in cammino”: Quale ruolo puo’ svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?
– Mao Valpiana: Il Movimento Nonviolento trova la sua ragion d’essere fondamentale nel promuovere la teoria e la pratica della nonviolenza, svilupparne il pensiero ed il metodo. Oggi il Movimento è chiamato ad indicare la via d’uscita dalla profonda crisi che stiamo vivendo, con il superamento delle strutture militari, l’abolizione degli eserciti, l’abbandono della preparazione delle guerre che sono causa ed effetto della crisi stessa.
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– “La nonviolenza e’ in cammino”: Quali i fatti piu’ significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?
– Mao Valpiana: In Italia la rinascita di reti e movimenti che crescono dal basso: il movimento che ha ottenuto la vittoria referendaria, il movimento antirazzista, il movimento No Tav, e poi le reti delle donne, contro le mafie e per la legalità, contro le basi militari, per la formazione e l’educazione alla pace, e così via.
Nel mondo il movimento che ha spinto molti governi ad abbandonare il nucleare, e la crescita dei movimenti ecologisti in molti paesi europei. Una menzione speciale per i movimenti delle donne in Africa, in Centro America e in Asia che creano reti di solidarietà e nuove forme di democrazia specialmente negli ambienti rurali.
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– “La nonviolenza e’ in cammino”: Su quali iniziative concentrare maggiormente l’impegno nei prossimi mesi?
– Mao Valpiana: L’impegno principale dovrà essere quello per far uscire l’Italia dalle guerre in cui è coinvolta: Libia ed Afghanistan. Una campagna da costruire è quella per il riconoscimento legislativo e la costituzione dei Corpi Civili di Pace.
Dopo la marcia Perugia-Assisi celebreremo il 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza per la nascita di Gandhi, poi verrà il 4 novembre, occasione per commemorare le vittime della prima guerra mondiale e contestare la festa delle forze armate, e quindi il 3 e 4 dicembre festeggeremo il cinquantesimo compleanno del Movimento Nonviolento.
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– “La nonviolenza e’ in cammino”: Se una persona del tutto ignara le chiedesse “Cosa e’ la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?”, cosa risponderebbe?
– Mao Valpiana: Quando mi viene posta questa domanda, utilizzo le definizioni date dai maestri della nonviolenza: Gandhi “la nonviolenza è la forza della verità”; Martin Luther King “la nonviolenza è il potere dell’amore”; Aldo Capitini “La nonviolenza è apertura all’esistenza, alla libertà, allo sviluppo di ogni essere”. L’accostamento alla nonviolenza non può che avvenire nell’intimità con se stessi, ma la persuasione deriva dalla verifica che la nonviolenza, oltre che giusta e buona, è anche efficace.