• Biografia
  • Contatti

Mao Valpiana Blog

Mao Valpiana Blog

Archivi Mensili: ottobre 2013

Verona città violenta…. (dopo il pestaggio a Ponte Navi)

24 giovedì Ott 2013

Posted by maovalpiana in Nonviolenza, Uncategorized

≈ Lascia un commento

Tag

fascismo, Hellas, nonviolenza

 L'Arena 23 ott 2013Il Comune e l’Hellas si costituiscano parte civile
Da città dell’amore a città della violenza
Verona può rinascere con la nonviolenza
 
Condannare, esecrare, indignarsi… non basta più.
Occorre agire per stroncare la violenza cieca che dilaga e infanga Verona.
Non è tollerabile il rischio di venire pestati a sangue mentre si passeggia per le vie della città.
Non è un fatto isolato, non sono “pochi balordi”, ormai è avvenuto troppe volte.
Nessuno può chiamarsi fuori. Ognuno deve fare la propria parte per non collaborare con la violenza.
Il Movimento Nonviolento si costituirà parte civile nel processo per i fatti di Ponte Navi.
Chiediamo che anche l’Amministrazione comunale e la Società Hellas Verona Footbal Club si costituiscano parte civile, per dare un segnale chiaro ed inequivocabile: i violenti non fanno parte della nostra comunità, lo sport sano ripudia chi usa la violenza.
Il pestaggio di Ponte Navi è l’ennesimo campanello d’allarme. Guai a non prestare la dovuta attenzione. Quei quattro energumeni con il mito della violenza fine a se stessa, sono il frutto di una società carica di violenza strutturale. Proviamo a pensare cosa sarebbe accaduto se gli aggressori fossero stati stranieri. Si sarebbe invocata la pena di morte. Sarebbe stato chiamato l’esercito a presidiare il territorio. Invece si scopre che la violenza cieca viene dal ventre molle della città (come in altre occasioni, liceali figli della borghesia o semianalfabeti figli del proletariato).
Non sono fatti isolati. E’ un fenomeno che esiste da anni. Troppo spesso sottovalutato, a volte addirittura tollerato o giustificato. E’ a Verona che prende corpo la violenza purificatrice di Ludwig, prime metastasi di un corpo malato. Poi, negli anni, le violenze dentro e fuori lo stadio, le scorribande del sabato sera, le aggressioni di gruppo, i pestaggi e le bombe, i saluti romani, i manichini impiccati, le bandiere naziste. Fino al tragico omicidio per “una sigaretta negata”. Ogni volta tutto viene messo a tacere come caso unico, estremisti isolati, frutti marci.
Invece Verona deve imparare a guardarsi, senza nascondere il proprio lato impresentabile.
Vivere sullo stereotipo della “città dell’amore” non serve più.
Occorre ammettere di essere anche una “città violenta”. Violenta nei disvalori, nella ricchezza, nell’ipocrisia. La città dei due pesi e due misure. Solo riconoscendosi per quello che è, nel bene e nel male, Verona potrà ritrovare se stessa. Bisogna saper essere impietosi anche nella ricerca della verità storica recente. Questa è una città che si è arricchita ed è cresciuta durante il fascismo, che ha fatto affari d’oro anche nel periodo buio della Repubblica di Salò. Pochi anni dopo è stata pronta a fare nuovi affari con gli americani liberatori e occupanti. Poi è stata la città che ha ospitato oscure trame eversive. Ma è anche la città dei missionari, del volontariato, del pacifismo.
Analizzare senza paura e senza rancore il proprio passato aiuta a scrivere un futuro migliore.
Tocca alle agenzie educative diventare protagoniste. Alle istituzioni, alla scuola, alla chiesa, alle famiglie, anche e soprattutto ai mezzi di informazione. Per curare la malattia bisogna creare gli anticorpi. Bisogna valorizzare le tante realtà positive che esistono, dare spazio alle iniziative nonviolente, riscoprire e sostenere la Verona dell’accoglienza, della tolleranza, dell’ospitalità, della solidarietà, della cultura.
La nonviolenza attiva (che è stata ignorata, irrisa, sbeffeggiata, ridicolizzata) è lo spartiacque, la pietra angolare su cui ricostruire rapporti civili.
La nonviolenza è l’antidoto e può essere la chiave per ritrovare l’anima di Verona.
 
 
Mao Valpiana
presidente nazionale del
Movimento Nonviolento
 
Verona, 20 ottobre 2013

45 anni fa, il 19 ottobre 1968, moriva Aldo Capitini, un nonviolento aperto, libero, religioso

18 venerdì Ott 2013

Posted by maovalpiana in Nonviolenza, Ricorrenze

≈ Lascia un commento

Tag

Aldo Capitini, Azione nonviolenta, Movimento Nonviolento, nonviolenza

Immagine     di Mao Valpiana (*)

 L’ho visto solo nelle poche foto in bianco e nero. Mi ha sempre piacevolmente stupito il contrasto fra quell’aria austera dietro gli occhiali spessi e il suo indomabile spirito giovanile, aperto e innovativo, in perenne ricerca. Aldo Capitini muore il 19 ottobre 1968. Noi ultra cinquantenni di oggi non l’abbiamo conosciuto, eravamo ancora troppo piccoli. Di lui abbiamo sentito parlare solo qualche anno più tardi, ai tempi degli obiettori in carcere, della legge 772, delle prime esperienze di servizio civile. Abbiamo scoperto così che non siamo stati i pionieri ma che qualche decennio prima di noi un professore antifascista già difendeva l’obiezione di coscienza e organizzava le Marce per la pace. Incominciavamo a muovere i primi passi nel campo sociale e politico, e leggere «Teoria della nonviolenza» o «Le tecniche della nonviolenza» ci faceva intuire quanto è vasto l’orizzonte della nonviolenza e ci invogliava a correre in avanti, per vedere un po’ più in là. Molti nostri coetanei preferivano le barricate, sognavano la guerriglia e sceglievano simboli con i fucili. Noi ci siamo affezionati al fucile spezzato che spuntava dalle pagine della rivista «Azione nonviolenta». Ci sentivamo vicini alla voglia “rivoluzionaria” di cambiamento dei tanti movimenti giovanili di sinistra ma ci allontanava quel loro compiacimento della violenza, a volte “dolorosa ma necessaria”, altre volte “levatrice della storia”.

Il percorso culturale e politico di Aldo Capitini, che abbiamo approfondito leggendo i suoi libri, ci sarà di grande aiuto.

Scopriamo che già negli anni ’40, dopo l’esperienza comune del carcere come perseguitati politici, si incrina il rapporto fra Capitini e la sinistra. Lui che vuole realizzare il movimento, gli altri che fondano il partito. Lui, che fa esplicita scelta nonviolenta, gli altri che organizzano la rivolta armata. Verso la sinistra, il liberalsocialismo, manterrà sempre un atteggiamento di dialogo, di “aggiunta”. Nel dopoguerra non aderisce ad alcun partito, e così Capitini – che era stato fra i primissimi e i pochissimi a rifiutare da subito il fascismo e che tanto fece e patì durante il regime di Mussolini – venne lasciato fuori dal Comitato di Liberazione Nazionale e dalla Costituente. Da solo inizia un lungo lavoro per l’affermazione del metodo della nonviolenza. Fino alla morte è attivissimo: fonda i Centri di Orientamento Sociale, il Movimento di Religione, il Centro di coordinamento internazionale per la nonviolenza, la Società Vegetariana Italiana, l’Associazione per la difesa e lo sviluppo della Scuola pubblica, la Consulta Italiana per la Pace, il Movimento Nonviolento. Organizza convegni e seminari sui temi della pace, delle tematiche religiose, della scuola, della pedagogia. Scrive e pubblica moltissimo: «La realtà di tutti», «Nuova socialità e riforma religiosa», «L’atto di educare», «Il fanciullo nella liberazione dell’uomo», «Religione aperta», «Colloquio corale», «Rivoluzione aperta», «L’obiezione di coscienza in Italia», «Battezzati non credenti», «L’educazione civica nella scuola e nella vita sociale», «La compresenza dei morti e dei viventi», «Educazione aperta», «Le tecniche della nonviolenza». Fonda e dirige anche due riviste: «Il potere di tutti» e «Azione nonviolenta».

Dobbiamo constatare che dopo tanti anni i lavori pratici e intellettuali di Capitini restano sconosciuti ai più, ma le sue intuizioni sulla nonviolenza si sono in molta parte realizzate, mentre altre teorie e pratiche politiche sono rimaste sepolte sotto il Muro di Berlino. Il seme ha germinato. I casi della vita mi hanno portato a dirigere la rivista «Azione nonviolenta», voluta da Capitini per «aiutare noi e gli altri a chiarirci le idee in un metodo che è destinato a rinnovare profondamente la società umana (…) il metodo nonviolento, straordinariamente dinamico, finisce per avere ragione e per trasformare le attuali società, che sono società di pochi, in una società veramente di tutti. Perché questa persuasione interiore diventi consapevole e largamente diffusa, è necessario lavorare». Proseguire l’opera di Capitini è un compito davanti al quale ci si sente spesso inadeguati. Per aiutarsi bisogna ricorrere ancora una volta al metodo nonviolento che esige prima di tutto «qualità di coraggio, tenacia, sacrificio e di non perdere mai l’amore».

(*) Mao Valpiana è presidente del Movimento Nonviolento.

Ricostruiamo il paese. Con quali soldi? E se li prendessimo dalle spese militari?

04 venerdì Ott 2013

Posted by maovalpiana in Uncategorized

≈ Lascia un commento

Lettera aperta di Mao Valpiana a Flavio Tosi

Caro Sindaco,

in occasione della convention al Palabam di Mantova per il lancio della tua Fondazione “Ricostruiamo il paese”, dove presenterai il tuo programma per la candidatura alle primarie del centrodestra, voglio farti un paio di domande pubblicamente.

Come ben sai appartengo ad un altro schieramento e ho sempre contrastato molte delle tue scelte amministrative per la nostra città (dal traforo alle panchine con divisorio, per citarne solo due…), tuttavia ti riconosco capacità comunicativa e politica. Penso dunque che sarà utile anche per te darmi risposte pubbliche.

Visto che ti candidi al governo del paese, vorrei sapere cosa prevede il tuo programma sul tema, per me decisivo, delle spese militari e della difesa. L’Italia oggi sostiene una spese militare di 26 miliardi di euro, cui si devono aggiungere i 15 miliardi previsti per l’acquisto dei nuovi cacciabombardieri F35 (e poi ne spenderemmo tre volte tanto per l’esercizio e la manutenzione).

La sproporzione tra le spese per la difesa armata e la difesa nonviolenta è enorme. Nel 2012 i circa 3000 militari italiani schierati in Afghanistan ci sono costati più di 1,4 miliardo di euro. Mentre per i 20.000 volontari del servizio civile in patria sono stati spesi solo 68 milioni di euro. Vorrei sapere cosa prevede il tuo programma per attuare l’articolo 11 della Costituzione “L’Italia ripudia la guerra”.

Sarebbe davvero interessante se per “ricostruire il paese” tu decidessi di spostare finanziamenti dalla spese militare alla spesa sociale. I veri “nemici” da battere oggi non sono fuori dai nostri confini, ma sono qui in mezzo a noi: la disoccupazione, la crisi economica, l’inquinamento, la cementificazione, la povertà, ecc…

Spero di sentire dal Palabam di Mantova il tuo impegno per la riduzione drastica delle spese militari, l’abolizione totale del programma F35, il ritiro immediato delle truppe dall’Afghanistan.

Mi illudo?

Un caro saluto e auguri di buon lavoro

 Mao Valpiana

Articoli recenti

  • 50 anni di Obiezione di coscienza
  • Manifestare per la pace: dove, quando, come. Perché oggi non andrò al sit-in contro Mosca
  • Quale manifestazione nazionale per la pace?
  • Cambiano i governi ma le spese militari aumentano sempre. Sabato in piazza per la pace
  • Il metodo nonviolento funziona. Lo dice la storia

#!/MaoValpiana

  • Il Presidente Senato @Ignazio_LaRussa propone #naja di 40 giorni e incentivi per i volontari. Aspetto benefit anche… twitter.com/i/web/status/1… 3 months ago
  • #berlusconi #putin Uno che regala Lambrusco mentre potrebbe permettersi Amarone, va radiato da ogni comunità umana.… twitter.com/i/web/status/1… 5 months ago
  • RT @UnPontePer: Sono ben 235 le esperienze di #resistenza civile con cui il popolo d'#Ucraina ha fronteggiato l'invasione russa. Le ha rac… 5 months ago
  • #Nonviolenza #AldoCapitini @movnonviolento @aznonviolenta Nell'anniversario della morte del Filosofo della Nonviol… twitter.com/i/web/status/1… 5 months ago
  • RT @DanieleTaurino: Un ottimo articolo del presidente d @movnonviolento @MaoValpiana 5 months ago
Follow @MaoValpiana

Archivi

  • dicembre 2022
  • ottobre 2022
  • luglio 2022
  • aprile 2022
  • marzo 2022
  • dicembre 2021
  • ottobre 2021
  • settembre 2021
  • Maggio 2021
  • marzo 2021
  • febbraio 2021
  • dicembre 2020
  • novembre 2020
  • ottobre 2020
  • luglio 2020
  • giugno 2020
  • Maggio 2020
  • novembre 2019
  • settembre 2019
  • luglio 2019
  • giugno 2019
  • aprile 2019
  • marzo 2019
  • novembre 2018
  • agosto 2018
  • luglio 2018
  • giugno 2018
  • aprile 2018
  • marzo 2018
  • febbraio 2018
  • dicembre 2017
  • novembre 2017
  • ottobre 2017
  • settembre 2017
  • giugno 2017
  • Maggio 2017
  • marzo 2017
  • gennaio 2017
  • dicembre 2016
  • aprile 2016
  • marzo 2016
  • febbraio 2016
  • dicembre 2015
  • novembre 2015
  • ottobre 2015
  • luglio 2015
  • giugno 2015
  • aprile 2015
  • gennaio 2015
  • dicembre 2014
  • novembre 2014
  • ottobre 2014
  • giugno 2014
  • aprile 2014
  • marzo 2014
  • febbraio 2014
  • dicembre 2013
  • ottobre 2013
  • settembre 2013
  • agosto 2013
  • giugno 2013
  • Maggio 2013
  • aprile 2013
  • marzo 2013
  • febbraio 2013
  • gennaio 2013
  • luglio 2012
  • Maggio 2012
  • aprile 2012
  • marzo 2012
  • febbraio 2012
  • gennaio 2012
  • novembre 2011
  • ottobre 2011
  • settembre 2011
  • agosto 2011
  • luglio 2011
  • giugno 2011
  • aprile 2011
  • marzo 2011
  • febbraio 2011
  • gennaio 2011
  • dicembre 2010
  • novembre 2010
  • ottobre 2010
  • settembre 2010
  • agosto 2010
  • luglio 2010
  • giugno 2010
  • Maggio 2010
  • aprile 2010
  • marzo 2010
  • febbraio 2010
  • gennaio 2010
  • dicembre 2009
  • novembre 2009
  • ottobre 2009
  • settembre 2009
  • agosto 2009
  • luglio 2009
  • giugno 2009
  • Maggio 2009
  • marzo 2009
  • febbraio 2009
  • gennaio 2009
  • dicembre 2008
  • settembre 2008
  • agosto 2008
  • luglio 2008
  • giugno 2008
  • Maggio 2008
  • marzo 2008
  • febbraio 2008
  • gennaio 2008
  • dicembre 2007

Categorie

  • Beatles
  • Berlusconi
  • Europa Verde
  • Israele Palestina
  • Nonviolenza
  • Ricorrenze
  • Salviamo piazza Corrubbio
  • Uncategorized

Blogroll

  • Mao Valpiana su Wikipedia
  • Movimento nonviolento

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • Mao Valpiana Blog
    • Segui assieme ad altri 49 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • Mao Valpiana Blog
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...