• Biografia
  • Contatti

Mao Valpiana Blog

Mao Valpiana Blog

Archivi Mensili: aprile 2016

4 aprile 1968-2016. Quando il mondo vide il sogno spezzato di Martin Luther King

04 lunedì Apr 2016

Posted by maovalpiana in Nonviolenza, Ricorrenze, Uncategorized

≈ Lascia un commento

Tag

Martin Luther King, Mohandas K. Gandhi, nonviolenza

ML King visto da Biani

ML King visto da Biani

Martin Luther King, insieme a Gandhi, è certamente il profeta della nonviolenza più conosciuto al mondo. Ha condotto un movimento che ha scosso le fondamenta degli Stati Uniti, riuscendo a dare dignità al popolo nero e a conquistare, per tutti, diritti, democrazia e pace.

Ha contribuito in modo determinante al movimento contro la guerra del Vietnam. Ha aperto la strada ad una nonviolenza moderna, occidentale, efficace, laica e religiosa. Ci lascia una grande eredità civile, morale, culturale, spirituale.

Il mattino del 28 agosto 1963 duecentocinquantamila persone confluirono a Washington da tutte le parti del Paese. Secondo le stime ufficiali, tra i dimostranti c’erano circa 170mila neri e 80mila bianchi. Il presidente Kennedy stava cercando di far approvare la legge sui diritti civili e aveva sconsigliato di organizzare la grande marcia, poiché temeva che suonasse come un ricatto nei confronti dei delegati. King ribadì: “Di tutte le campagne alle quali io abbia partecipato è sempre stato detto che capitavano al momento sbagliato”. Tuttavia i dirigenti neri fecero di tutto per assicurare che la manifestazione fosse assolutamente pacifica. Duemila poliziotti neri di New York si erano offerti come volontari per il servizio di sicurezza. Joan Baez cantò l’inno del movimento “We shall overcome” e milioni di telespettatori assistettero al corteo, che era lungo chilometri. I dirigenti del movimento per i diritti dei neri lessero le loro rivendicazioni, che avrebbero poi sottoposto alla Casa bianca: leggi efficaci per i diritti civili, finanziamenti federali per i programmi di integrazione, abolizione della segregazione in tutte le scuole pubbliche entro la fine del 1963, riduzione del numero dei delegati per tutti gli Stati che limitavano il diritto al voto dei neri, richiesta di un’edilizia popolare pubblica, iniziative federali contro la sottoccupazione e l’abolizione di posti di lavoro, aumento del minimo salariale. King fu l’ultimo a parlare e pronunciò il famoso discorso I have a dream. “Io ho un sogno: che un giorno sulle colline rosse della Georgia i figli degli schiavi e i figli degli schiavisti di un tempo possano sedere assieme al tavolo della fratellanza. Io ho un sogno: che un giorno persino lo Stato del Mississippi, uno Stato che sta languendo nella foga dell’ingiustizia e dell’oppressione, si trasformi in un’oasi di libertà e giustizia. Io ho un sogno: che un giorno i miei quattro figli potranno vivere in una nazione che non li giudicherà per il colore della loro pelle, ma per il loro carattere“.

Un anno dopo, nell’ottobre 1964, il comitato per l’assegnazione del Nobel scelse Martin Luther King come vincitore del premio per la pace. Con i suoi trentacinque anni King era la persona più giovane a cui fino a quel momento fosse stato conferito il premio. Alla cerimonia ad Oslo, King pronunciò un discorso, che concluse affermando che, quando sarà scritta la storia di quest’epoca, si dovrà rendere un tributo ai tanti “umili figli di Dio“, mai contati né menzionati, le cui sofferenze per la causa della giustizia hanno generato una nuova epoca, “una terra più bella, un popolo migliore e una cultura più nobile“. La cerimonia fu diffusa in eurovisione in tutta l’Europa occidentale. Era la prima volta che la gioventù poteva identificarsi in un premio Nobel, il sogno di King diventava un nuovo simbolo di speranza.

Quattro anni dopo, nel febbraio 1968, a Memphis i netturbini neri erano in sciopero, chiedevano il riconoscimento del loro sindacato, nuovi contratti di lavoro e l’istituzione di un ufficio per le conciliazioni. Il sindaco rifiutò le loro richieste e le autorità comunali dichiararono illegale lo sciopero e fecero intervenire la polizia. Come reazione furono boicottati i negozi dei bianchi, fu organizzato un sit-in davanti al municipio e le chiese dei neri promossero assemblee di protesta. Dopo quattro settimane l’amministrazione cittadina ancora non dava segni di cedimento e allora venne chiamato in aiuto Martin Luther King, la cui presenza doveva essere una motivazione in più per i netturbini in sciopero. Inoltre avrebbe dato rilievo pubblico alla loro lotta. Egli parlò davanti a quindicimila persone, spronando i netturbini a continuare la loro lotta e invitando tutti i neri di Memphis a organizzare uno sciopero generale.

Il 4 aprile King si stava preparando in albergo prima di recarsi ad un comizio indetto per quel giorno. Dopo essersi annodato la cravatta uscì sul balcone. La pallottola di grosso calibro colpì King sotto il labbro, gli spappolò il mento, rimase conficcata nelle vertebre cervicali e gli trapassò il midollo spinale. King è morto all’istante. Aveva sempre saputo che quella sarebbe stata la sua fine. Nel discorso che aveva tenuto la sera prima, aveva detto: “Desidero soltanto compiere la volontà di Dio. Egli mi ha concesso di salire in cima alla montagna. Io ho guardato oltre e ho visto la Terra Promessa. Forse io non arriverò fino là con voi. Ma voglio che voi sappiate, questa notte, che noi insieme, come popolo, giungeremo alla Terra Promessa. Per questo oggi sono felice. No, non mi preoccupa più niente. Non temo nessun uomo. I miei occhi hanno visto l’arrivo del Signore, il suo splendore.”

Nella sua teoria e pratica della nonviolenza Martin Luther King si è ispirato al mahatma Gandhi: “Se l’umanità deve progredire, la figura di Gandhi è imprescindibile”. Per King la forza della nonviolenza era il potere dell’amore: “Ma quando parlo d’amore non parlo di una debole e sentimentale corresponsione. Parlo di quella forza che tutte le grandi religioni hanno considerato come il supremo elemento unificatore della vita. L’amore è in qualche modo la chiave che apre la porta che conduce alla realtà ultima”.

Egli ha avuto due avversari: il razzismo del potere bianco e la violenza delle pantere nere. Ha quindi dovuto impostare sempre una strategia su due fronti e alla fine la sua nonviolenza ha vinto e convinto: “La compassione e la nonviolenza ci aiutano a considerare il punto di vista del nemico, ad ascoltare le sue domande, a conoscere il suo giudizio nei nostri confronti. Giacché dal suo punto di vista possiamo davvero scorgere la fondamentale debolezza della nostra propria condizione, e se siamo maturi possiamo imparare, crescere e trarre profitto dalla saggezza dei fratelli che sono definiti come i nostri avversari”.

La nonviolenza di Martin Luther King ha lasciato un segno indelebile su tutta l’umanità e ci ha insegnato con i fatti che il vero amore fa bene a chi lo fa e a chi lo riceve: “L’approccio nonviolento non cambia subito il cuore dell’oppressore. Agisce prima sui cuori e le anime di coloro che vi si impegnano. Dà loro una nuova dignità; risveglia risorse di forza e coraggio che non sapevano neppure di possedere. Infine raggiunge l’oppressore e scuote la sua coscienza al punto che la riconciliazione diventa una realtà”.

Mao Valpiana

Direttore di “Azione nonviolenta”

Articoli recenti

  • 50 anni di Obiezione di coscienza
  • Manifestare per la pace: dove, quando, come. Perché oggi non andrò al sit-in contro Mosca
  • Quale manifestazione nazionale per la pace?
  • Cambiano i governi ma le spese militari aumentano sempre. Sabato in piazza per la pace
  • Il metodo nonviolento funziona. Lo dice la storia

#!/MaoValpiana

  • Il Presidente Senato @Ignazio_LaRussa propone #naja di 40 giorni e incentivi per i volontari. Aspetto benefit anche… twitter.com/i/web/status/1… 3 months ago
  • #berlusconi #putin Uno che regala Lambrusco mentre potrebbe permettersi Amarone, va radiato da ogni comunità umana.… twitter.com/i/web/status/1… 5 months ago
  • RT @UnPontePer: Sono ben 235 le esperienze di #resistenza civile con cui il popolo d'#Ucraina ha fronteggiato l'invasione russa. Le ha rac… 5 months ago
  • #Nonviolenza #AldoCapitini @movnonviolento @aznonviolenta Nell'anniversario della morte del Filosofo della Nonviol… twitter.com/i/web/status/1… 5 months ago
  • RT @DanieleTaurino: Un ottimo articolo del presidente d @movnonviolento @MaoValpiana 5 months ago
Follow @MaoValpiana

Archivi

  • dicembre 2022
  • ottobre 2022
  • luglio 2022
  • aprile 2022
  • marzo 2022
  • dicembre 2021
  • ottobre 2021
  • settembre 2021
  • Maggio 2021
  • marzo 2021
  • febbraio 2021
  • dicembre 2020
  • novembre 2020
  • ottobre 2020
  • luglio 2020
  • giugno 2020
  • Maggio 2020
  • novembre 2019
  • settembre 2019
  • luglio 2019
  • giugno 2019
  • aprile 2019
  • marzo 2019
  • novembre 2018
  • agosto 2018
  • luglio 2018
  • giugno 2018
  • aprile 2018
  • marzo 2018
  • febbraio 2018
  • dicembre 2017
  • novembre 2017
  • ottobre 2017
  • settembre 2017
  • giugno 2017
  • Maggio 2017
  • marzo 2017
  • gennaio 2017
  • dicembre 2016
  • aprile 2016
  • marzo 2016
  • febbraio 2016
  • dicembre 2015
  • novembre 2015
  • ottobre 2015
  • luglio 2015
  • giugno 2015
  • aprile 2015
  • gennaio 2015
  • dicembre 2014
  • novembre 2014
  • ottobre 2014
  • giugno 2014
  • aprile 2014
  • marzo 2014
  • febbraio 2014
  • dicembre 2013
  • ottobre 2013
  • settembre 2013
  • agosto 2013
  • giugno 2013
  • Maggio 2013
  • aprile 2013
  • marzo 2013
  • febbraio 2013
  • gennaio 2013
  • luglio 2012
  • Maggio 2012
  • aprile 2012
  • marzo 2012
  • febbraio 2012
  • gennaio 2012
  • novembre 2011
  • ottobre 2011
  • settembre 2011
  • agosto 2011
  • luglio 2011
  • giugno 2011
  • aprile 2011
  • marzo 2011
  • febbraio 2011
  • gennaio 2011
  • dicembre 2010
  • novembre 2010
  • ottobre 2010
  • settembre 2010
  • agosto 2010
  • luglio 2010
  • giugno 2010
  • Maggio 2010
  • aprile 2010
  • marzo 2010
  • febbraio 2010
  • gennaio 2010
  • dicembre 2009
  • novembre 2009
  • ottobre 2009
  • settembre 2009
  • agosto 2009
  • luglio 2009
  • giugno 2009
  • Maggio 2009
  • marzo 2009
  • febbraio 2009
  • gennaio 2009
  • dicembre 2008
  • settembre 2008
  • agosto 2008
  • luglio 2008
  • giugno 2008
  • Maggio 2008
  • marzo 2008
  • febbraio 2008
  • gennaio 2008
  • dicembre 2007

Categorie

  • Beatles
  • Berlusconi
  • Europa Verde
  • Israele Palestina
  • Nonviolenza
  • Ricorrenze
  • Salviamo piazza Corrubbio
  • Uncategorized

Blogroll

  • Mao Valpiana su Wikipedia
  • Movimento nonviolento

Blog su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • Mao Valpiana Blog
    • Segui assieme ad altri 49 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • Mao Valpiana Blog
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...